Il datore di lavoro può svolgere il ruolo di RSPP secondo la legge

Sì, il datore di lavoro può essere RSPP in azienda, ma solo in specifici casi previsti dalla legge, valorizzando sicurezza e responsabilità.


Secondo la normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro, il datore di lavoro può assumere direttamente il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), a condizione che possieda adeguate competenze e formazione specifica in materia di sicurezza sul lavoro. Questo è previsto dal Decreto Legislativo 81/2008, noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, che permette al datore di lavoro di svolgere tale funzione in aziende con un numero di dipendenti limitato o in particolari settori.

Nel seguito dell’articolo, analizzeremo in dettaglio le condizioni in cui il datore di lavoro può assumere il ruolo di RSPP, quali sono gli obblighi formativi richiesti, le dimensioni aziendali che influenzano tale possibilità, e quando invece è obbligatorio nominare un RSPP esterno o interno diverso dal datore stesso. Offriremo inoltre esempi pratici e suggerimenti utili per garantire il rispetto della normativa e assicurare un’efficace gestione della sicurezza sul lavoro.

Ruolo del datore di lavoro come RSPP secondo il D.Lgs. 81/2008

Il Decreto Legislativo 81/2008 all’articolo 34 permette al datore di lavoro di assumere il ruolo di RSPP senza necessità di nominare un responsabile esterno o interno, tuttavia ciò è possibile solo se:

  • l’azienda ha fino a 30 dipendenti (in alcuni casi fino a 200 dipendenti per specifici settori a basso rischio);
  • il datore di lavoro frequenta un corso di formazione specifico per RSPP, con durata variabile in base al rischio dell’attività aziendale (ad esempio, 16 ore per rischio basso, 32 ore per rischio medio, 48 ore per rischio alto);
  • il datore di lavoro garantisce la gestione efficace del Servizio di Prevenzione e Protezione, rispettando gli adempimenti previsti dalla legge;
  • l’azienda non rientra in settori particolarmente pericolosi in cui la legge richiede obbligatoriamente la nomina di un RSPP esterno.

Formazione obbligatoria per il datore di lavoro RSPP

La formazione è un requisito fondamentale. Il datore di lavoro interessato a svolgere il ruolo di RSPP deve frequentare uno specifico corso riconosciuto, con durata e contenuti definiti in base al livello di rischio dell’azienda:

  • Rischio basso: 16 ore di formazione;
  • Rischio medio: 32 ore di formazione;
  • Rischio alto: 48 ore di formazione.

Questa formazione deve essere aggiornata periodicamente, solitamente ogni 5 anni, per mantenere la validità del ruolo.

Quando è obbligatorio nominare un RSPP esterno o interno

In aziende con più di 30 dipendenti e/o in settori a rischio elevato, la legge impone di nominare un RSPP che può essere un dipendente interno qualificato o un consulente esterno. In questi casi, il datore di lavoro non può assumere direttamente tale ruolo, ma resta comunque responsabile della corretta gestione della sicurezza.

Requisiti e condizioni per l’assunzione diretta dell’incarico di RSPP

Secondo la normativa vigente, il datore di lavoro può assumere direttamente il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) solo se soddisfa una serie di requisiti specifici e condizioni ben precise. Questa possibilità è regolata dal Decreto Legislativo 81/2008, che disciplina la sicurezza sul lavoro in Italia.

Requisiti fondamentali per il datore di lavoro RSPP

  • Formazione adeguata: il datore di lavoro deve aver completato un percorso formativo specifico che prevede corsi di diversa durata a seconda del settore di attività e del rischio aziendale (basso, medio o alto).
  • Competenze tecniche: è necessario che il datore di lavoro disponga di una conoscenza approfondita delle normative di sicurezza, delle procedure di valutazione dei rischi e delle misure di prevenzione e protezione.
  • Nessun conflitto di interessi: la gestione della sicurezza deve essere svolta con imparzialità e autonomia; pertanto, il datore di lavoro deve garantire che non vi siano situazioni di conflitto nelle sue funzioni.
  • Caratteristiche aziendali: l’azienda deve rientrare in specifiche categorie dimensionali e di rischio previste dalla legge per poter consentire questa figura interna senza necessità di un RSPP esterno.

Durata e contenuti della formazione obbligatoria

La formazione richiesta per il datore di lavoro che intende svolgere direttamente il ruolo di RSPP varia in base al livello di rischio associato all’attività produttiva. Ad esempio:

Livello di rischioDurata formazione (ore)Contenuti principali
Basso16Normativa generale, principi di prevenzione, valutazione minima dei rischi, misure di protezione
Medio32Approfondimento della normativa, rischi specifici, gestione emergenze, valutazione dettagliata dei rischi
Alto48Tematiche avanzate di sicurezza, analisi approfondita dei rischi, pianificazione di interventi complessi, aggiornamento continuo

È importante sottolineare che la formazione non è un semplice adempimento burocratico, ma una competenza essenziale per garantire la sicurezza e tutelare la salute dei lavoratori.

Condizioni specifiche e limitazioni

  • Il datore di lavoro non può assumere il ruolo di RSPP se l’azienda rientra in settori con rischio particolarmente elevato (ad esempio, cantieri edili complessi, attività estrattive).
  • In caso di aziende con più unità produttive, potrebbe essere necessario nominare un RSPP esterno o un team dedicato.
  • La nomina deve essere formalizzata mediante atto scritto e il datore di lavoro deve garantire l’effettiva gestione del servizio di prevenzione e protezione.
  • È fondamentale garantire un aggiornamento periodico della formazione, con corsi di aggiornamento ogni 5 anni almeno, per mantenere valide le competenze.

Esempio concreto di applicazione

Immaginiamo un’azienda di produzione alimentare con meno di 50 dipendenti, classificata a basso rischio. In questo caso, il datore di lavoro può svolgere in prima persona il ruolo di RSPP dopo aver completato un corso di 16 ore. Questo permette un significativo risparmio economico sull’esternalizzazione del servizio e una maggiore flessibilità nella gestione della sicurezza, pur mantenendo elevati standard di tutela.

Un vantaggio non da poco, soprattutto per le piccole e medie imprese che vogliono combinare efficienza, sicurezza e convenienza.

Consigli pratici per il datore di lavoro

  1. Verifica preliminare della categoria di rischio del tuo settore e dimensioni aziendali.
  2. Scegli un corso di formazione riconosciuto per l’assunzione dell’incarico di RSPP, assicurandoti che sia conforme al D.Lgs. 81/2008.
  3. Organizza la documentazione necessaria per la nomina formale: atto scritto, attestati di formazione e autocertificazioni.
  4. Implementa un piano di aggiornamento per rinnovare le competenze e mantenere la nomina valida nel tempo.
  5. Considera, in caso di dubbi o settori ad alto rischio, la consulenza di professionisti esterni per garantire la massima sicurezza in azienda.

Domande frequenti

Chi può svolgere il ruolo di RSPP?

Il datore di lavoro può assumere direttamente il ruolo di RSPP, purché frequenti un corso di formazione specifico conforme alla normativa vigente.

Quali sono i requisiti per il datore di lavoro che vuole essere RSPP?

Deve seguire un corso di formazione obbligatorio e aggiornarsi periodicamente in base ai rischi specifici dell’azienda.

È obbligatorio nominare un RSPP esterno?

Non sempre: se il datore di lavoro supera i requisiti formativi, può svolgere direttamente il ruolo; altrimenti deve nominare un RSPP esterno.

Quali sono le responsabilità del RSPP?

Il RSPP gestisce tutti gli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro, coordinando le attività di prevenzione e protezione.

AspettoDettaglio
Chi può essere RSPPDatore di lavoro, dipendenti, consulenti esterni con formazione adeguata
Formazione richiestaCorsi base e aggiornamenti periodici obbligatori
Durata formazione datore di lavoroVariabile in base al settore di rischio (da 16 a 48 ore)
Obbligo nomina RSPPObbligatorio per tutte le aziende, ma il datore può assumere il ruolo
Responsabilità principaliValutazione rischi, pianificazione misure di sicurezza, formazione lavoratori
Normativa di riferimentoDecreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche

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