Cos’è lo Split Payment nella Fattura Elettronica e Come Funziona

Lo Split Payment nella Fattura Elettronica è un meccanismo fiscale che trasferisce l’IVA direttamente allo Stato, riducendo frodi e aumentando trasparenza.


Lo Split Payment nella fattura elettronica è un meccanismo di pagamento dell’IVA introdotto per contrastare l’evasione fiscale e semplificare la gestione dell’imposta tra fornitori e pubbliche amministrazioni. In pratica, nel sistema dello Split Payment, l’IVA indicata in fattura non viene versata direttamente dal fornitore, ma è il cliente, generalmente una pubblica amministrazione o un ente pubblico, che effettua il pagamento dell’IVA direttamente all’erario. Questo sistema modifica il tradizionale flusso di pagamento e incasso dell’IVA, garantendo maggior controllo e trasparenza fiscale.

In questo articolo approfondiremo cos’è lo Split Payment, come funziona nel contesto della fattura elettronica, quali sono le categorie di soggetti coinvolti, e quali sono gli obblighi fiscali che derivano dall’applicazione di questo meccanismo. Analizzeremo inoltre esempi pratici, le modalità di inserimento dello Split Payment nei dati della fattura elettronica, e gli effetti contabili che ne conseguono.

Che cos’è lo Split Payment

Lo Split Payment è un sistema di pagamento dell’IVA previsto dall’articolo 17-ter del DPR 633/1972, che stabilisce che per determinate operazioni effettuate nei confronti della Pubblica Amministrazione e altri enti pubblici, l’IVA non deve essere incassata dal fornitore ma versata direttamente dall’acquirente all’Erario.

Questo significa che quando si emette una fattura elettronica con Split Payment, l’IVA non confluisce nel pagamento ricevuto dal fornitore, ma deve essere evidenziata in fattura e versata separatamente dall’acquirente.

Obiettivi dello Split Payment

  • Contrasto all’evasione IVA: impedisce che l’IVA venga trattenuta dal fornitore senza essere versata all’erario.
  • Maggior trasparenza fiscale: rende tracciabili i versamenti IVA.
  • Semplificazione per la Pubblica Amministrazione: permette un controllo diretto dei versamenti IVA.

Come funziona lo Split Payment nella fattura elettronica

Nel contesto della fattura elettronica, lo Split Payment si indica specificamente all’interno del file XML della fattura attraverso specifici codici e segnalazioni. Il fornitore emette una fattura dove l’IVA è separata e indicata chiaramente, ma il pagamento deve essere richiesto solo per l’importo netto (al netto dell’IVA), lasciando all’acquirente (ente pubblico o altro soggetto destinatario) il compito di versare direttamente l’IVA all’erario.

Indicazioni pratiche per la fattura elettronica con Split Payment

  • Codice Natura IVA: bisogna utilizzare codici specifici per indicare che l’IVA è soggetta a Split Payment (es. N6.1).
  • Indicazione della ritenuta: si annota nel campo apposito che l’IVA non è dovuta al fornitore, ma versata dal cliente.
  • Importo netto: il totale fattura da pagare al fornitore è solo la base imponibile senza IVA.

Soggetti interessati e casi di applicazione

Lo Split Payment si applica principalmente alle fatture emesse nei confronti delle seguenti categorie:

  • Pubbliche Amministrazioni
  • Società controllate o partecipate dallo Stato
  • Enti pubblici economici e simili

Il governo può estendere l’ambito di applicazione ad altri soggetti tramite disposizioni normative.

Effetti contabili e fiscali per il fornitore

Dal punto di vista contabile, il fornitore deve registrare l’IVA come non incassata e quindi non utilizzabile immediatamente per detrazioni o versamenti. L’IVA sarà versata dall’acquirente direttamente all’Erario, riducendo così il rischio di omesso versamento da parte del fornitore.

Split Payment: Soggetti Coinvolti e Categorie Escluse dall’Applicazione

Lo Split Payment rappresenta un meccanismo fiscale introdotto per migliorare la trasparenza nei pagamenti dell’IVA in Italia, ma non coinvolge indiscriminatamente tutti i contribuenti. Comprendere chi sono i soggetti interessati e quali categorie restano escluse è fondamentale per evitare errori nella compilazione della fattura elettronica e garantirne la corretta applicazione.

Soggetti Coinvolti nello Split Payment

Il meccanismo riguarda principalmente la Pubblica Amministrazione, che agisce da soggetto debitore dell’IVA. In pratica, quando un fornitore emette una fattura nei confronti di un ente pubblico o di alcune società a partecipazione pubblica, l’IVA non viene pagata direttamente al fornitore, ma versata dall’acquirente all’Erario.

  • Enti Pubblici: ministeri, regioni, comuni, ASL e altre amministrazioni pubbliche.
  • Società ed Enti Pubblici: società controllate o partecipate pubblicamente al 100% o per la maggioranza, come ad esempio alcune municipalizzate o aziende trasporti.
  • Amministrazioni Locali: anche le amministrazioni locali che rientrano nella definizione normativa.

È cruciale verificare sempre la natura del soggetto, in quanto una classificazione errata può comportare sanzioni e ritardi nei pagamenti.

Categorie Escluse dall’Applicazione dello Split Payment

Non tutti i soggetti pubblici e privati sono obbligati ad applicare lo split payment. Alcune categorie sono espressamente escluse dalla normativa, ad esempio:

  1. Operatori privati: imprese e professionisti che emettono fattura verso soggetti privati non sono sottoposti allo split payment.
  2. Soggetti con regimi fiscali speciali: come contribuenti in regime forfettario o minimi, che non sono tenuti a gestire l’IVA secondo le normali regole.
  3. Forniture di beni e servizi non effettuate verso enti obbligati: ad esempio, cessioni verso clienti privati o esteri.
  4. Operazioni esenti IVA: tali operazioni non rientrano nel meccanismo.

Tabella di sintesi: Soggetti coinvolti vs esclusi

CategoriaSplit Payment ApplicabileNote
Enti Pubblici (ministeri, comuni, regioni)Obbligati a versare direttamente l’IVA
Società pubbliche partecipateQuando a controllo pubblico predominante
Operatori privatiNoNormale applicazione IVA in fattura
Contribuenti forfettari e minimiNoNon soggetti a IVA

Consigli Pratici per l’Applicazione Corretta

  • Verificare sempre la natura giuridica del cliente prima di emettere fattura in split payment.
  • Utilizzare i codici IVA appropriati nella fattura elettronica per indicare che il meccanismo è stato applicato.
  • Mantenere aggiornate le anagrafiche clienti per evitare errori di classificazione e garantire la corretta gestione dell’IVA.

Ricorda che il rispetto delle regole dello split payment è fondamentale non solo per conformarsi alla normativa, ma anche per evitare sanzioni pecuniarie e problemi di liquidità aziendale.

Domande frequenti

Che cos’è lo Split Payment?

Lo Split Payment è un meccanismo fiscale in cui l’IVA viene versata direttamente dall’Ente pubblico al fisco, anziché dal fornitore.

Chi deve applicare lo Split Payment?

Lo Split Payment si applica principalmente a fornitori che emettono fatture verso Pubbliche Amministrazioni e certi enti pubblici.

Come si indica lo Split Payment nella fattura elettronica?

La fattura elettronica deve contenere la specifica dicitura e il codice che indica l’applicazione dello Split Payment per essere valida.

Quali sono i vantaggi dello Split Payment?

Garantisce maggiore trasparenza e riduce il rischio di evasione IVA per le transazioni con la Pubblica Amministrazione.

Lo Split Payment influisce sul pagamento dell’IVA?

Sì, l’IVA non viene incassata dal fornitore, ma versata direttamente dall’Ente pubblico all’erario.

AspettoDescrizione
DefinizioneMeccanismo di versamento dell’IVA diretto dall’Ente pubblico all’erario
ApplicazioneFornitori che fatturano a Pubbliche Amministrazioni
Indicazione in fatturaDicitura specifica e codice nel file XML della fattura elettronica
VantaggiMaggiore trasparenza e riduzione evasione IVA
Effetto sulla liquidazione IVAIl fornitore non incassa l’IVA, che è versata direttamente dall’Ente pubblico

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