✅ I certificati di malattia vanno inviati telematicamente dal medico all’INPS; il lavoratore deve solo comunicare prontamente l’assenza al datore.
I certificati di malattia all’INPS si presentano attraverso un sistema telematico che coinvolge il medico curante, il lavoratore e l’istituto di previdenza. Quando un lavoratore è impossibilitato a svolgere la propria attività lavorativa per motivi di salute, il medico redige il certificato di malattia digitalmente e lo trasmette direttamente all’INPS entro 2 giorni dalla visita. Dopodiché, il lavoratore deve comunicare tempestivamente il proprio stato di malattia al datore di lavoro, indicando la durata prevista dell’assenza.
In questo articolo verrà illustrato nel dettaglio come funzionano i processi di invio e gestione dei certificati di malattia da parte dell’INPS, quali sono gli obblighi del lavoratore, del medico e del datore di lavoro, nonché i principali strumenti digitali utilizzati per facilitare queste procedure. Verranno inoltre spiegate le modalità di controllo da parte dell’INPS e i diritti del lavoratore durante il periodo di malattia.
Procedura di Presentazione del Certificato di Malattia
La procedura inizia dal medico curante, che ha l’obbligo di compilare il certificato di malattia in forma elettronica, specificando la data di inizio e fine della malattia e il tipo di evento patologico, senza rivelare dettagli sensibili relativi alla diagnosi. Il certificato viene inviato automaticamente all’INPS entro 2 giorni dalla visita.
Successivamente, il lavoratore deve comunicare al proprio datore di lavoro l’assenza, specificando i giorni di malattia previsti. Questa comunicazione può essere fatta tramite e-mail, telefono o altri canali concordati, ma è fondamentale che avvenga tempestivamente per consentire al datore di lavoro di gestire l’organizzazione del lavoro.
Gestione e Controllo da Parte dell’INPS
L’INPS riceve i certificati in tempo reale e li utilizza per avviare le procedure di erogazione dell’indennità di malattia ai lavoratori dipendenti. Inoltre, l’istituto può effettuare visite fiscali per verificare la reale condizione di malattia del lavoratore, specialmente in caso di assenze prolungate o sospette.
Nel caso in cui il lavoratore non rispetti gli obblighi di comunicazione o vi siano discrepanze nei certificati, l’INPS può sospendere il pagamento dell’indennità e applicare sanzioni amministrative. Pertanto, è fondamentale seguire correttamente la procedura di presentazione e gestione del certificato.
Strumenti Digitali per la Gestione dei Certificati
- Portale INPS: tramite il sito ufficiale i lavoratori possono monitorare lo stato dei certificati e delle comunicazioni.
- App Mobile INPS: consente di ricevere notifiche e verificare informazioni in modo pratico.
- Collegamento tra medico e INPS: il sistema telematico permette l’invio diretto e sicuro dei certificati.
Obblighi e Consigli per il Lavoratore
- Comunicare immediatamente la malattia al datore di lavoro.
- Conservare copia del certificato, anche se digitale.
- Rispondere alle eventuali visite fiscali con la massima disponibilità.
- Attenersi ai giorni di riposo indicati nel certificato per evitare sanzioni.
Procedura dettagliata per l’invio telematico del certificato medico
Inviare il certificato medico all’INPS tramite canali telematici è ormai la prassi consolidata per assicurare rapidità e trasparenza nella gestione delle assenze per malattia. Ma quali sono i passaggi fondamentali da seguire per non incorrere in errori e ritardi?
1. Ricezione e compilazione del certificato
Il primo step consiste nel ricevere il certificato di malattia dal medico curante, che deve compilare correttamente tutte le informazioni essenziali, come:
- Data di inizio e fine della malattia
- Diagnosi (spesso codificata per garantire la privacy)
- Indicazioni sulla prognosi e limitazioni
- Dati anagrafici corretti del paziente
Un certificato incompleto o con errori può causare la mancata accettazione da parte dell’INPS, con conseguenti ritardi nel riconoscimento della malattia.
2. Invio telematico da parte del medico
Il medico, abilitato al sistema TS (Telematico Sanitario), deve inoltrare il certificato in formato digitale tramite il portale dedicato dell’INPS entro 2 giorni dalla visita. Questo invio automatico garantisce:
- Tracciabilità immediata del certificato
- Riduzione degli errori di trasmissione
- Rispetto dei termini di legge
Consiglio pratico:
È utile chiedere al proprio medico se ha già effettuato l’invio telematico, così da evitare di doverlo fare personalmente o tramite il datore di lavoro.
3. Consultazione e verifica da parte del lavoratore e del datore di lavoro
Una volta inviato il certificato, il lavoratore può consultare online il documento tramite il sito INPS, autenticandosi con le proprie credenziali. Analogamente, anche il datore di lavoro può accedere alle informazioni per verificare la validità della malattia, permettendo così una gestione trasparente dell’assenza.
| Funzionalità | Accesso | Obiettivo | 
|---|---|---|
| Consultazione certificato | Lavoratore | Verifica stato invio e correttezza | 
| Verifica certificati | Datore di lavoro | Controllo assenze e gestione retribuzione | 
4. Invio supplementare da parte del lavoratore (solo se necessario)
In casi eccezionali, se per qualche motivo il medico non ha inviato il certificato o l’invio non è andato a buon fine, il lavoratore può trasmettere il documento manualmente tramite il portale INPS o consegnarlo al proprio datore di lavoro, il quale lo inoltra all’ente. È però fondamentale agire tempestivamente per non incorrere in sanzioni amministrative o ritardi nell’erogazione delle indennità.
Nota importante:
L’omessa trasmissione del certificato entro i termini previsti può comportare la decadenza del diritto all’indennità di malattia.
5. Casi d’uso specifici
- Malattie brevi (inferiori a 3 giorni): spesso richiedono comunque l’invio del certificato, soprattutto se il contratto collettivo lo prevede.
- Malattie a lunga durata: è consigliabile un monitoraggio costante dell’invio e aggiornamento del certificato per evitare sospensioni.
- Malattie professionali: la procedura rimane simile, ma il medico deve indicare la natura dell’infermità per l’eventuale riconoscimento di tutela aggiuntiva.
Adottare questa procedura telematica con precisione permette di semplificare la gestione della malattia e di ridurre il rischio di contestazioni da parte dell’INPS o del datore di lavoro, facilitando un ritorno sereno alla normale attività lavorativa.
Domande frequenti
Che cos’è un certificato di malattia INPS?
È un documento medico che attesta l’incapacità temporanea al lavoro per motivi di salute e deve essere trasmesso all’INPS per ottenere l’indennità di malattia.
Chi deve inviare il certificato di malattia all’INPS?
Il medico curante invia telematicamente il certificato all’INPS entro 2 giorni dalla visita, mentre il lavoratore deve comunicarlo al datore di lavoro.
Quali sono i tempi per comunicare la malattia al datore di lavoro?
È necessario avvisare il datore di lavoro entro il primo giorno di malattia, seguendo le modalità previste dal contratto aziendale o collettivo.
Come si riceve l’indennità di malattia dall’INPS?
L’INPS eroga l’indennità direttamente al lavoratore in base al certificato medico e alle regole contributive e contrattuali applicabili.
Se il certificato non viene inviato correttamente, cosa succede?
La mancata trasmissione o comunicazione può comportare la perdita del diritto all’indennità di malattia o sanzioni amministrative.
Quali dati contiene il certificato di malattia?
Include informazioni come il tipo di patologia, la durata della prognosi e l’idoneità lavorativa, garantendo la privacy del paziente.
| Aspetto | Dettagli | 
|---|---|
| Chi emette il certificato | Medico di base o specialista autorizzato | 
| Modalità di invio | Telematica direttamente all’INPS | 
| Obblighi del lavoratore | Comunicare al datore di lavoro e conservare copia | 
| Tempistiche | Invio medico entro 2 giorni; comunicazione lavoratore al datore entro il 1° giorno | 
| Durata massima malattia | Dipende dal contratto e dal tipo di patologia | 
| Indennità INPS | Calcolata secondo tabelle retributive e contributive | 
Se hai trovato utile questa guida, lascia i tuoi commenti qui sotto e visita il nostro sito per leggere altri articoli interessanti sulla tutela dei lavoratori e le normative INPS.


